Si chiama BrickIt l’app basata su algoritmi di Intelligenza artificiale che permette di fotografare i pezzi Lego a nostra disposizione e proporci delle originali idee progettuali.
Ok, so bene che in questo caso siamo ai limiti di un articolo “acchiappa click”, come quelli che si trovano spesso nelle riviste generaliste con lo scopo di incuriosire e attirare l’attenzione di un pubblico non specialista utilizzando termini iper-tecnologici per descrivere applicazioni banali.
Ma, sarà forse il mood estivo o la ricerca di nuovi stimoli da parte dei piccoli di casa, ho voluto sperimentare questa nuova App che promette di automatizzare la progettazione di costruzioni Lego sulla base dei pezzi a nostra disposizione.
L’ App in questione si chiama BrickIt (brickit.app) ed è disponibile al momento solo per piattaforma iOs (iPhone) in forma gratuita.
Il funzionamento è davvero semplice ed immediato: si dispongono i pezzi lego su una superficie piana (possibilmente a tinta unita), facendo attenzione a non occludere i pezzi più piccoli sotto quelli più grandi; si fotografa questa disposizione e l’app fa tutto il resto, costruendo dei veri e propri libretti di costruzione che ci guidano nella realizzazione di oggetti alternativi, tutti realizzabili con i pezzi che abbiamo fotografato.
Ma non finisce qui! Infatti durante gli step di costruzione, possiamo chiedere all’App di mostrarci l’area della fotografia in cui è presente il pezzo di cui necessitiamo, facendoci risparmiare lunghi tempi di ricerca.
Tale funzionalità consente anche di scegliere, fra i pezzi presenti, delle alternative cromatiche che possiamo integrare nel progetto.
Sono consapevole che qualcuno potrebbe non apprezzare tale funzionalità, affermando che la ricerca e l’identificazione dei pezzi (come avviene per alcune tipologie di gioco, come i puzzle) rientra proprio nelle fasi creative del gioco e che quindi eliminarle altera la dinamica ludica (basti pensare quando, seguendo un libretto delle istruzioni per il montaggio e dopo una disperata ricerca di pezzi all’interno del nostro contenitore, siamo portati all’adozione di varianti , rendendo di fatto originale e unica la nostra costruzione).
Ma in questo testo vorrei soffermarmi principalmente sugli aspetti tecnologici e implementativi di questa App che dimostra come “semplici” algoritmi di matching fotografico affiancati ad un sistema di proposta progettuale possano essere coniugati in un’applicazione semplice e utile, davvero alla portata di chiunque.
Il riconoscimento fotografico si basa su estrazioni di features (forma e contrasto), identificando attraverso un dizionario di immagini le varie tipologie di pezzo Lego (al momento in questo database non sono inclusi la serie Lego Technic e Lego Duplo).
Dopodiché, un modello di pattern recognition cerca in un catalogo già predisposto le occorrenze presenti, proponendoci delle alternative di costruzione, con le relative istruzioni di montaggio. Queste istruzioni si basano presumibilmente su un prontuario già presente, essendo le immagini della guida non correlate ai colori dei pezzi in nostro possesso.
L’idea progettuale è molto simpatica ed apre ad una integrazione ludica e tecnologica comunque basata sulla socializzazione e sulle capacità di personalizzazione progettuale.
Da un punto di vista funzionale l’app si è rivelata abbastanza stabile.
Durante la “sperimentazione” (con il supporto di un esperto in costruzioni ;)) l’App ha commesso pochi errori di identificazione, principalmente a causa di parziali occlusioni dei pezzi sotto altri. Tale evenienza però ha permesso piccole reinterpretazioni pesonali che hanno reso ancora più originali le nostre creazioni.
P.S.: Citazione doverosa in tale ambito è il software di progettazione sviluppato da Lego Digital Designer (https://www.lego.com/it-it/ldd) per la creazione di nuovi progetti di costruzione, con relativa elaborazione automatica di istruzioni di montaggio. In questo caso ovviamente si tratta di una semplice applicazione per la progettazione 3D senza alcun supporto di AI.