vr/ar

La Mixed Reality in cantiere

Sappiamo che la realtà virtuale in tutte le sue declinazioni (mixed e augmented) sta subendo un ennesimo rallentamento a causa dell’ancora prematuro sviluppo tecnologico dei dispositivi di fruizione.
Questi dispositivi risultano ancora costosi, ingombranti, poco performanti e non in grado ancora di azzerare gli effetti del cosiddetto motion sickness in un utilizzo continuativo.
Tali limitazioni hanno portato ad un forte rallentamento nello sviluppo di applicativi, soprattutto nella parte terminale della filiera AEC, quella che riguarda la posa in opera e la cantierizzazione.
Infatti, sebbene ormai assistiamo da diversi anni ad una maturazione nello sviluppo di ambienti di progettazione e fruizione immersiva (soprattutto in ambito VR), di fatto sono ancora rari i casi di utilizzo concreto da parte di imprese o gestori.
Come ho avuto modo di affrontare già nel mio podcast di qualche tempo fa (ascolta il podcast), ritengo che questo limite non permetta un reale utilizzo delle potenzialità che la realtà immersiva può offrire in ambito ingegneristico, relegando tali esperienze ad eventi espositivi o workflow paralleli di veste puramente sperimentale.

https://www.youtube.com/watch?v=e8zSWXAYeIU
VisualiLive Demo. Visualizzazione armatura virtuale in cantiere

In tale contesto, viene alla luce la notizia che Unity (famoso ambiente di sviluppo di gaming) ha acquisito la società VisualLive, azienda statunitense che ha diversi anni sviluppa applicazioni di augmented e mixed reality in ambito AEC con supporto dei dispositivi Microsoft HoloLens e mobile.
Questa azienda, si è concentrata sullo sviluppo di applicativi qr-code based che consentono la “sovrapposizione” di modelli ed informazioni a contesti reali tramite l’ancoraggio supportato da tecnologie di tracking e l’aggiornamento in tempo reale delle informazioni progettuali, che vengono così visualizzate dagli operatori e integrate tramite plugin all’interno di software come Revit e Navisworks.
Questa acquisizione non è l’unica in casa Unity che evidenzia la rotta intrapresa dall’ambiente di sviluppo, che mira a spostare il proprio bacino di utilizzatori verso la fascia di professionisti che vogliono integrare nel loro workflow esperienze interattive, immersive ed integrate.
Si può immaginare, ad esempio, la possibilità di inserire un modello BIM all’interno di uno spazio reale per valutarne la fattibilità o le interferenze con il costruito, agevolando la fase di lavorazione ai tecnici dotati di dispositivi AR/MR.

VisualLive demo


Queste integrazioni tra software, assieme allo sviluppo di nuovi dispositivi wearable più performanti, segnano in modo evidente la volontà di uno sviluppo simulativo che riesca a coprire tutti gli step di lavorazione di un progetto, dal concept alla cantierizzazione, dalla progettazione alla verifica.
Solo così si potrà arrivare all’ambita integrazione virtuale che le varie software house pubblicizzano ormai da diversi anni nei loro spot.
Non ci resta che attendere e…provare.

Per approfondire:
https://visuallive.com/
https://www.businesswire.com/news/home/20210309005858/en/Unity-Acquires-Augmented-Reality-Construction-Platform-VisualLive

Virtual4D

Cos’è Virtual 4D?

Virtual 4D è un APP che permette di visitare tramite la realtà virtuale città e luoghi d’arte stando comodamente a casa propria; in questo modo VIRTUAL4D offre la possibilità, anche a chi non può muoversi, di viaggiare e scoprire il patrimonio architettonico del nostro territorio a distanza. VIRTUAL4D è un APP, è un software, è una grande possibilità innovativa per far scoprire luoghi d’arte anche all’estero.

Il progetto

Virtual 4D nasce dalla volontà di diversi esperti in differenti settori della rappresentazione grafica, della modellazione tridimensionale e della comunicazione di mettere a sistema le enormi potenzialità offerte dalla tecnologia della realtà virtuale per creare un prodotto innovativo, interdisciplinare e differente.

La “quarta dimensione”, evoluzione dell’originale 3D, oggi consente di vivere un’esperienza immersiva capace di trasportare la percezione sensoriale umana all’interno di un mondo virtuale iperrealistico, emozionando e rendendo interattiva l’esplorazione del mondo, migrando il rapporto uomo/macchina verso una nuova dimensione.

Virtual 4D intende sfruttare queste potenzialità, ad oggi ancora non completamente espresse, per creare un prodotto dalla valenza plurima, che possa essere didattico, informativo e di conservazione storica.

Piuttosto che creare scenari virtuali di fantasia, come accade per lo più nel gaming, virtual4D riproduce contesti reali (dai centri storici, borghi antichi sino a singoli fabbricati di elevata rilevanza storico/architettonico/artistica) completamente esplorabili ed esperibili interattivamente.

Creata la base, ovvero il modello virtuale esplorabile, questo può essere utilizzato a scopi didattici (ad esempio insegnando la storia antica o l’arte nelle scuole, anche in forma ludica, attraverso l’esperienza diretta del passato o dell’opera, ricreando nel modello virtuale scene ed eventi storici), a scopi socialmente utili (ad esempio consentendo a persone con difficoltà motorie di esplorare senza barriere luoghi altrimenti inaccessibili), a scopi informativi (una vera e propria guida turistica virtuale ricolma di informazioni, hotspot, infopoint, spazi pubblicitari, servizi al cittadino) o a scopi progettuali/conservativi (un modello esplorabile utile alla riqualificazione ed alla conservazione storica del patrimonio architettonico ed artistico italiano).

Il tutto fruibile attraverso qualunque strumento (pc, tablet, telefono cellulare) mediante anche la creazione di una applicazione (app) sempre aggiornabile con nuovi contenuti virtuali, così da diventare anche un veicolo promozionale a livello mondiale delle bellezze e del patrimonio culturale italiano.

Virtual4D ha partecipato per due anni alla maratona di idee digitali DigithON posizionandosi nei primi posti della classifica social. (visita la pagina dedicata)

Il progetto è attualmente in standby.